L’Istituto Smol’nyj (Smol’nyj) è un imponente complesso architettonico situato lungo la Neva, nella parte nord-orientale di San Pietroburgo, la cui fama si estende in tutto il Paese.
La sua costruzione fu ordinata dallΓÇÖimperatrice Elisabetta Petrovna, figlia di Pietro il Grande, che scelse proprio questΓÇÖarea dellΓÇÖex porto svedese di Sabina per fondare un monastero dedicato alla protezione e allΓÇÖeducazione delle orfane.
I lavori di edificazione del complesso, nel quale la stessa zarina pensava di rifugiarsi, iniziarono nel 1748 e vennero affidati allΓÇÖarchitetto Rastrelli, ma pochi anni dopo (1763), alla morte di Elisabetta, Caterina II sospese i lavori, conged├▓ le maestranze ΓÇô architetto compreso ΓÇô e trasform├▓ il tutto in un istituto-collegio per lΓÇÖeducazione delle giovani di famiglia aristocratica e in una casa di riposo per le vedove dei ceti abbienti.
Per riuscire nellΓÇÖimpresa Caterina fece ingrandire a pi├╣ riprese il monastero-palazzo di SmolΓÇÖnyj al quale lavor├▓ anche lΓÇÖarchitetto Quarenghi.
All’interno dell’Istituto Smol’nyj, rimasto in attività fino alla Rivoluzione d’Ottobre (1917), si sono svolti alcuni degli avvenimenti più importanti della storia russa, fra cui l’elezione del primo Soviet dei commissari del popolo, ovvero del primo governo rivoluzionario. Lo Smol’nyj e il vicino Palazzo di Tauride (Tavricheskij Dvorec) costituirono inoltre, per tutto il periodo sovietico, il cuore del potere a San Pietroburgo.
Attualmente alcuni edifici del complesso sono occupati da importanti istituti universitari fra cui emerge il prestigioso IMISP, la scuola di formazione per manager promossa su iniziativa della celebre Università Bocconi di Milano.
A far parte del complesso dell’Istituto Smol’nyj è la splendida Cattedrale della Resurrezione (Voskresenskij Sobor), uno dei gioielli del barocco russo.